Dott.sa Stefania De Chiara

Medico Chirurgo
Perfezionata in Dietologia Clinica
Master II livello internazionale

Stadtgasse, via centrale, 43 39031 Bruneck/Brunico (Bz)
s.dechiara@lifekey.it

Dott. Massimo Vitarelli

Laureato in Medicina e Chirurgia Esperto in Fisiologia dell’Esercizio Fisico
Stadtgasse, via centrale, 43 39031 Bruneck/Brunico (Bz)
m.vitarelli@lifekey.it

LA VITAMINA D: SOLO OSSA O ANCHE CERVELLO?

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LA VITAMINA D: SOLO OSSA O ANCHE CERVELLO?

La VITAMINA D è una vitamina liposolubile, essenziale per il nostro organismo..

Tutti pensiamo, in base a quello che abbiamo sentito dai vari medici, abbiamo letto sui social, oppure su internet, che serva solo alle nostre ossa!..

Ma in realtà non è così..

In questo breve articolo cercherò di spiegare tutte le sue varie importanti funzioni, in modo tale da farvi capire nel modo più semplice possibile, quanto sia indispensabile per noi, e quanto possa essere grave una sua carenza.

Dove possiamo prendere la VITAMINA D?

Grazie all’esposizione solare la assorbiamo  a livello cutaneo, e grazie alla nostra dieta, la assorbiamo a livello intestinale.

Normalmente non è attiva, ma per diventarlo, deve subire due processi di idrossilazione , il primo a livello del fegato e poi a livello del rene. Nasce quindi 1,25 idrossicolecalciferolo, ovvero la forma attiva della VITAMINA D.

 

Quali alimenti contengono la VITAMINA D?

 Ebbene sono molto pochi gli alimenti che la contengono: olio di fegato di merluzzo,  salmone, aringhe, uova, fegato, ed alcune verdure a foglia verde.

Quali sono i livelli ottimali di VITAMINA D nel sangue?

I livelli ottimali oscillano tra i 30 e i 60 ng/ ml, sotto tale range si parla di concentrazione insufficiente, e di carenza quando i valori sono inferiori a 10 ng/ml.

 

Come agisce la VITAMINA D a livello del mantenimento dell’ equilibrio osseo?

Favorisce  il riassorbimento di calcio a livello renale, il riassorbimento del fosforo e del calcio a livello intestinale, favorisce inoltre la mineralizzazione ossea.

 

La VITAMINA D agisce anche a livello neurologico?

Secondo le ultime scoperte, la VITAMINA D, ha recettori diffusi nel tessuto cerebrale, ed ha effetti neuroprotettivi, intervenendo nello smaltimento delle placche amiloidi, che sono un segno distintivo di morbo di Alzheimer.

Inoltre interviene nelle biosintesi di neurotrasmettitori e di fattori neurotrofici, molto importanti nell’epoca embrionale e fetale.

Una meta-analisi condotta nel 2017 mostra l’ipotesi che concentrazioni di VITAMINA D, inferiori a 25 ng/ml aumentino il rischio di demenza specialmente negli adulti e nei pazienti sopra i 65 anni . Inoltre, uno studio condotto da Annweiler et al. mostra che l’ipovitaminosi D è comunemente osservata negli adulti e nei pazienti di 65 anni che mostrano  segni di demenza e compromissione delle capacità cognitive.

Cosa c’entra la VITAMINA D con la depressione?

Diversi studi mostrano il legame tra carenza di VITAMINA D e depressione. Uno studio condotto nel 2015 mostra bassi livelli di serotonina nell’ippocampo  in pazienti con  depressione, carenti di vitamina D. Kelley L ha condotto inoltre uno studio che ha dimostrato che l’insufficienza di VITAMINA D potrebbe riguardare livelli più elevati di ansia e depressione, a sua volta contribuendo all’elevato rischio di psicosi nei bambini.

All’inizio della vita, la VITAMINA D svolge un ruolo cardinale nello sviluppo neuronale.  Nel maggio 2018, uno studio condotto da Yates et al. dimostra che la carenza di VITAMINA D nella madre e neI nei neonati determina alcune disabilità nella prima infanzia, compresi problemi di apprendimento, di memoria e comportamento.

Di Somma et al., in uno studio del 2017, rivela  che livelli ottimali di VITAMINA D nel sangue sono necessari per preservare lo sviluppo neurologico e proteggere il cervello. L’apporto dietetico corretto ed equilibrato in età adulta è un fattore protettivo per mantenere una buona capacità cognitiva durante l’invecchiamento.

Come possiamo proteggerci dalla carenza di VITAMINA D?

Sicuramente una corretta esposizione solare, aiuta molto, e anche una dieta ricca di tale vitamina..ma anche eseguire il dosaggio della stessa almeno una volta l’anno, sotto le direttive del vostro dietologo/nutrizionista di fiducia.

Concludendo, possiamo effettivamente considerare la VITAMINA D ,un vero e proprio neuro-ormone, con effetti pleoitropici.

La sua carenza, infatti, non solo è collegata alla perdita di integrità del tessuto osseo, ma anche a malattie cardiovascolari, cancro, ictus, diabete, demenza,  psicosi e  di recente anche autismo.

Dott.ssa Stefania De Chiara

 

Bibliografia:
Vitamin D in dementia prevention. Annweiler C. Ann N Y Acad Sci. 2016;1367:57–63.
Vitamin D and depression: cellular and regulatory mechanisms. Berridge MJ. Pharmacol Rev. 2017;69:80–92.
Vitamin D deficiency, behavioral atypicality, anxiety and depression in children with chromosome 22q11.2 deletion syndrome. Kelley L, Sanders AF, Beaton EA. J Dev Orig Health Dis. 2016;7:616–625.
Vitamin D is crucial for maternal care and offspring social behaviour in rats. Yates NJ, Tesic D, Feindel KW, et al. J Endocrinol. 2018;237:73–85
Vitamin D and neurological diseases: an endocrine view. Di Somma C, Scarano E, Barrea L, et al. Int J Mol Sci. 2017;18:2482
Orme RP, Middleditch C, Waite L, Fricker RA: The role of vitamin D3 in the development and neuroprotection of midbrain dopamine neurons. Vitam Horm. 2016, 100:273-97. 10.1016/bs.vh.2015.10.007 

 

 

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