
Ovaio policistico( PCOS): IL MIO PUNTO DI VISTA!
L’ovaio policistico ( PCOS) è un disturbo endocrino-metabolico, che in Italia e nel Mondo colpisce tantissime adolescenti e donne.In questo articolo cercherò di illustrarvi gli approcci terapeutici attualmente in uso, in modo analitico e critico, cercando di farvi capire i pro ed i contro dell’uso di farmaci, per tale condizione , evidenziando come sempre il mio parere medico, derivato dalla mia osservazione pratica in ambulatorio, a stretto contatto con tale realtà clinica.
Posso dire che, la maggiorparte delle mie pazienti, che non riescono a perdere peso e che tentano innumerevoli diete di ogni, hanno la PCOS e di norma le povere pazienti sono scoraggiate e sconfortate dato che nessun approccio dietetico ha successo.Alcune hanno peggiorato la propria condizione metabolica dopo la prescrizione terapeutica, da parte di colleghi specialisti ginecologi, di contraccettivi ormonali..Leggete tutto l’articolo e vi dirò la mia in proposito..
Normalmente per definire come entità clinica la PCOS , bisogna essere portatori di due o più delle seguenti alterazioni:iperandrogenismo, alterazioni ovulatorie, ovaie policistiche.Non sono incluse nelle valutazione diagnostica i disturbi comuni che si possono invece manifestare in tale condizione clinica: iperprolattinemia, malattie della tiroide (ipotiroidismo e ipertiroidismo) , aumento di peso, grasso prevalentemente addominale, difficoltà a perdere peso.Nelle adolescenti l’ iperandrogenismo a volte è invalidante, infatti l’eccesso di peli, mal distribuiti, crea situazioni di disagio e di inadeguatezza sociale, creando non pochi problemi psicologici.La PCOS è comunemente associata ad un’alta prevalenza di iperinsulinemia, insulino-resistenza e obesità. Queste pazienti sono a maggior rischio di sindrome metabolica, diabete mellito di tipo 2 e malattie cardiovascolari . Inoltre, si osserva anche un aumento dell’ormone luteinizzante (LH) e del rapporto LH / FSH . Tutto questo si traduce in un’ estrema difficoltà a perdere peso, anche come mi dicono le mie pazienti ,con diete da fame, o addirittura digiunando.
Cambiamenti nello stile di vita, terapia farmacologica e chirurgia bariatrica sono i principali interventi nella gestione della PCOS con obesità o sovrappeso.Naturalmente la prima forma di terapia in tali pazienti, consiste in una modifica dello stile di vita: tradotto in termini semplici vuol dire dieta ed attività fisica.Come ho sottolineato in precedenza però sembra che nessuna dieta funzioni e si vaga tra vari dietologi e nutrizionisti, in cerca della soluzione migliore.Nessuna dieta specifica è raccomandata, ma ho sperimentato varie tipologie di schemi dietetici, che mi stanno dando notevoli gratificazioni professionali.La dieta mediterranea in senso stretto non è applicabile in tali pazienti, anzi, una distribuzione dei macronutrienti del tipo: 55-60% carboidrati, 10-15% proteine e la restante quota sotto forma di grassi, a volte può peggiorare il loro delicatissimo profilo metabolico…Quindi ,siccome le diete classiche ( latte e fette biscottate con marmellata a colazione , pasta e verdure a pranzo, secondo, pane e contorno a cena, e negli spuntini frutta e yogurt) non hanno successo, di norma si ricorre all’uso di trattamenti Farmacologici…che io non reputo necessari, a meno che non ci siano cisti ovariche estremamente grandi..Eppure Perdere peso è fondamentale: l’importanza della questione può essere illustrata dal fatto che una riduzione del peso di appena il 5% può ripristinare il regolare ciclo mestruale e migliorare la risposta all’induzione dell’ovulazione e al trattamento della fertilità .
Quando si parla di attività fisica , si dice normalmente di camminare 30 minuti al giorno..e questo può essere ben demotivante in giovani pazienti, che sarebbero molto più agili, se pesassero di meno..Questa tipologia di attività fisica viene consigliata ai signori e alle signore che non hanno tempo durante la giornata, o che non hanno voglia..o che trovano mille scuse per non dedicarsi alla questione..E’ inutile anche consigliare sessioni estenuanti di lavoro, da svolgere in palestra con i pesi, che possono aggravare il profilo endocrino..Sarebbe utile pianificare con la paziente in questione una tipologia di allenamento da svolgere nel corso del mese, alternando attività aerobica, anaerobica e stretching in base alle varie fasi estrogenica e progestinica del ciclo mestruale stesso.
Quando sembra che le cose più naturali non funzionino, si ricorre ai farmaci.Tra le terapie farmacologiche per trattare la PCOS, gli agenti insulino-sensibilizzanti sono fondamentali per correggere le anomalie metaboliche sottostanti. Sia la metformina che i contraccettivi ormonali sono il trattamento di scelta negli adolescenti con PCOS . Le linee guida raccomandano metformina in quei pazienti con PCOS che hanno diabete mellito tipo 2 o alterata tolleranza glucidica a digiuno, in tutte quelle pazienti che hanno fallito con l’approccio terapeutico non farmacologico, ovvero perdita di peso con dieta ipocalorica e attività fisica.La metformina sembra avere un effetto diretto sulla steroidogenesi nelle ovaie indipendentemente dalla sua influenza sulla sensibilità all’insulina. La metformina diminuisce anche la secrezione di testosterone stimolata dall’LH subito dopo l’uso . Tuttavia, l’esatto meccanismo d’azione della metformina nelle pazienti con PCOS non è ancora completamente compreso.
Un’altra terapia supportata da linee guida è un approccio del silenziamento ovarico, che include i contraccettivi ormonali (CO), con diverse combinazioni di estro-progestinici . I CO sono la terapia di prima linea nelle anormalità mestruali, nell’irsutismo e nell’acne nella PCOS .Il drospirenone come fonte progestinica sembra essere il più vantaggioso per la protezione delle malattie cardiovascolari e metaboliche, a lungo termine, migliorando iperandrogenismo,l’insulino-resistenza, profilo lipidico e livelli elevati di proteina C reattiva.
Negli ultimi anni, l’introduzione di inositolo nel piano di trattamento della PCOS si è rivelata molto utile nell’affrontare i relativi disturbi endocrino-metabolici. Il trattamento con due isomeri dell’ inositolo, mio-inositolo e d-chiro-inositolo, potrebbe essere proposto come un approccio terapeutico favorevole per il trattamento di pazienti con PCOS. L’inositolo sembra migliorare la resistenza all’insulina, i livelli di androgeni sferici e molte caratteristiche della sindrome metabolica, riducendo quindi il rischio cardiovascolare.Gli inositoli appartengono alla famiglia degli zuccheri e sono una parte importante dei lipidi strutturali . Sono noti per svolgere un ruolo nell’attivazione enzimatica che controlla il metabolismo del glucosio. Tra questi, il mio-inositolo è il più distribuito nei sistemi biologici. Entrambe le cellule procariotiche ed eucariotiche sintetizzano e lo incorporano nella membrana cellulare . Il Mio-inositolo è il precursore dell’ inositolo trifosfato, un secondo messaggero che regola molti ormoni come l’ormone stimolante la tiroide (TSH), l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e l’insulina. Il D-chiro-inositolo fornisce anche secondi messaggeri che regolano l’assorbimento del glucosio e la sintesi del glicogeno. Gli inositoli migliorano i parametri endocrini e metabolici nei giovani pazienti in sovrappeso con PCOS e regolano il ciclo mestruale .Il mio-inositolo è più utile nel migliorare il profilo metabolico, mentre il d-chiro-inositolo riduce l’iperandrogenismo . Gli inositoli possono ripristinare l’ovulazione spontanea e migliorare la fertilità nelle donne con PCOS.
In ambulatorio, giungono giungono al mio cospetto, giovani ragazze, a volte di soli 14 anni, che già assumono Metformina, o le famose pillole a basso dosaggio ormonale!!!!!
MA DI CHE PARLIAMO??!!!
INIZIAMO AD INTOSSICARE LE NOSTRE FIGLIE FIN DALL’ADOLESCENZA?
UNA DIETA MIRATA E BEN CALIBRATA PUO’ MIGLIORARE E SPESSO RISOLVERE IL PROBLEMA.
Tutti i farmaci hanno degli effetti collaterali, i piani alimentari ed i piani di allenamento, se praticati con costanza, svincolandosi dal retaggio della nostra amata dieta mediterranea, NON HANNO NESSUN EFFETTO COLLATERALE! Nella mia pratica clinica non uso metformina, non uso contraccettivi ormonali, utilizzo SOLO l’integrazione con Inositolo, a vari dosaggi , vitamina D e diete prevalentemente iperlipidiche, che mirano a stabilizzare la glicemia e consentono di perdere peso.. accompagnandole con indicazioni sulla tipologia di attività fisica da svolgere, ove possibile..
Finché si crederà che SONO I FARMACI a correggere i nostri squilibri, non riusciremo mai a vincere le NOSTRE Malattie, del benessere..
Provare nuovi approcci dietetici, diversi da quelli standard, che vi stampano nei comuni studi dietologi, può essere la soluzione vincente! Abbiate il coraggio di cambiare!
Dott.ssa Stefania De Chiara
Per approfondimenti :
1. Effects of inositol(s) in women with pcos: a systematic review of randomized controlled trials. Unfer V, Nestler JE, Kamenov ZA, Prapas N, Facchinetti F. Int J Endocrinol. 2016:1849162.
2. Weight loss and lowering androgens predict improvements in health-related quality of life in women with PCOS. Dokras A, Sarwer DB, Allison KC, et al. J Clin Endocrinol Metab. 2016;101:2966–2974.
3. Metformin and lifestyle modification in polycystic ovary syndrome: systematic review and meta-analysis. Naderpoor N, Shorakae S, de Courten B, Misso ML, Moran LJ, Teede HJ. Hum Reprod Update. 2015;21:560–574.
4. Benefit of delayed fertility therapy with preconception weight loss over immediate therapy in obese women with pcos. Legro RS, Dodson WC, Kunselman AR, et al. J Clin Endocrinol Metab. 2016;101:2658–2666.
5. American association of clinical endocrinologists, American college of endocrinology, and androgen excess and pcos society disease state clinical review: guide to the best practices in the evaluation and treatment of polycystic ovary syndrome – part 2. [Jul;2017 ];Goodman NF, Cobin RH, Futterweit W, et al. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26642102. Endocr Pract. 2015 21:1415–1426