Dott.sa Stefania De Chiara

Medico Chirurgo
Perfezionata in Dietologia Clinica
Master II livello internazionale

Stadtgasse, via centrale, 43 39031 Bruneck/Brunico (Bz)
s.dechiara@lifekey.it

Dott. Massimo Vitarelli

Laureato in Medicina e Chirurgia Esperto in Fisiologia dell’Esercizio Fisico
Stadtgasse, via centrale, 43 39031 Bruneck/Brunico (Bz)
m.vitarelli@lifekey.it

Il Microbiota

Il Microbiota

Il microbiota, o microflora batterica, si potrebbe definire, a mio parere, come il custode della cosa più preziosa al mondo, per tutti: la nostra salute!
In questo articolo cercherò di farvi conoscere il ruolo che il microbiota svolge per difenderci dalle malattie, sia acute che croniche.

La nostra microflora è composta da moltissimi microrganismi (batteri, virus ed alcuni eucarioti) che vivono nel nostro tratto digestivo..
Questo complesso sistema è in simbiosi con il nostro intestino ed è implicato nella gestione dei normali processi immunologici, metabolici e digestivi.

Il ruolo principale della nostra flora batterica è quello di barriera agli agenti estranei: miliardi di  microrganismi coprono l’intera superficie del tratto digestivo, e ,producendo sostanze inibitorie, impediscono la penetrazione nella mucosa intestinale di sostanze aggressive estranee.
La distribuzione del microbiota varia in base alla sua posizione nel tubo digerente . Nello stomaco e nel duodeno, a causa della presenza dei succhi gastrici e degli enzimi pancreatici, la densità batterica è abbastanza bassa. Aumenta gradualmente nell’intestino tenue distale raggiungendo la concentrazione più alta nel colon, con il predominio assoluto di batteri anaerobi , ovvero di batteri che vivono in assenza di ossigeno.

Ciascuno di noi ha una propria personale flora batterica….potremmo anche dire , se dovessimo spiegare ad un bambino ,con parole semplici ,che è la nostra carta di identità  !

Ma che cosa ci differenzia da un‘ altra persona?

La colonizzazione del nostro intestino , da parte del microbiota, avviene fin dalla nascita, ed inoltre la sua composizione è influenzata dal tipo di parto , dall‘ allattamento al seno, lo stile di vita, la dieta, le condizioni igieniche e ambientali, l‘ uso di antibiotici e le vaccinazioni .

Possiamo raggruppare in due categorie principali le specie batteriche più numerose del nostro intestino: Firmicutes , i più abbondanti, ed i Bacterioides.

Dopo aver capito adesso, cosa e‘ la flora batterica, da cosa e‘ composta e da cosa e‘ influenzata, cerchiamo insieme di conoscere e comprendere il suo lavoro nel nostro organismo.

– 1: Funzione Immunitaria.

Il microbiota esercita un‘importante azione sulla risposta immunitaria , essendo essenziale per lo sviluppo e l’espansione dei tessuti linfoidi , ovvero di quei tessuti in cui maturano le cellule che si occupano di produrre anticorpi e difenderci dagli agenti patogeni.
Recenti studi hanno confermato che la diminuzione della popolazione microbica causata dal miglioramento delle condizioni igieniche può aver contribuito all’aumento della prevalenza delle malattie autoimmuni nei paesi sviluppati .

-2: Funzione metabolica.

I batteri intestinali contribuiscono direttamente alla metabolizzazione di sostanze nutritive e vitamine essenziali per la nostra esistenza .Si nutrono prevalentemente attraverso la fermentazione di carboidrati non assorbibili, in una reazione che induce la produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), idrogeno e anidride carbonica.
Gli SCFA oltre a nutrire gli enterociti ed i microrganismi presenti nel colon, regolano anche l‘immunità, il metabolismo energetico , l‘espansione dei tessuti adiposi e consentono anche l’acidificazione del colon, impedendo la crescita degli agenti patogeni batterici.
Il microbiota partecipa inolte attivamente al metabolismo dei pigmenti biliari e del colesterolo, inoltre fermenta derivati azotati come ammine e ammoniaca, alcuni dei quali hanno effetti cancerogeni… e quindi in un certo qual modo ci protegge dallo sviluppo di tumori!

-3: Funzione gestione peso corporeo.

L’obesità si verifica soprattutto a causa del consumo di alimenti ad alto contenuto calorico, carboidrati e grassi saturi, anche se il semplice incremento dell’assunzione di calorie non è sufficiente a spiegare l’attuale epidemia di questa malattia. Alcuni studi hanno dimostrato che nei topi obesi, il microbiota estragga molta piu‘ energia del consueto, dagli alimenti .
È stato descritto inoltre in letteratura ,che i Bifidobacteria e i Bacteroides sembrano essere in grado di proteggere contro l’aumento di peso, dando spunto ad importanti implicazioni terapeutiche in futuro.

-4: Funzione prevenzione intestino irritabile.

L’intestino irritabile (IBS) è una patologia multifattoriale determinata da differenti aspetti patofisiologici: alterata motilità intestinale, ipersensibilità viscerale, attivazione immunitaria, disregolazione dell’asse del cervello-intestino.
In letteratura si evince che i pazienti con IBS hanno anche un‘ alterazione nel microbiota e presentano dei cambiamenti della mucosa intestinale :ovvero sono affetti da una disbiosi.
E‘ possibile una modulazione del microbiota intestinale con antibiotici, probiotici e prebiotici con conseguente miglioramento clinico.
La ricerca scientifica ha dimostrato che i cambiamenti comportamentali, come lo stress, possono modificare la composizione del microbiota intestinale, rendendola più vulnerabile agli stimoli infiammatori e immunologici.

-5-: Malattie dell’intestino infiammatorio (IBD)

Fattori ambientali, genetici e sistema immunitario sono considerati come la principale causa di IBD (malattia di Crohn e colite ulcerosa) che hanno una patogenesi diversificata.
Gli studi in letteratura dimostrano una significativa diminuzione della biodiversità microbiotica intestinale nei pazienti con tali patologie ed inoltre c‘è anche una tendenza per l’eccesso di organismi pro-infiammatori con esaurimento concomitante di organismi con proprietà antiinfiammatorie.
La concentrazione di batteri nella mucosa del colon è notevolmente superiore nei pazienti con IBD che nei pazienti sani e questa concentrazione aumenta anche in base alla gravità della malattia

-6 :-Celiachia

Oltre ai noti meccanismi immunologici e genetici, si ritiene che i fattori ambientali e il microbiota intestinale possano avere un’effettiva partecipazione alla fisiopatologia della malattia celiaca. Recenti studi hanno dimostrato la presenza di disbiosi intestinale in questi pazienti rispetto ad individui sani. Infatti, alcuni geni alterati e / o la loro espressione nella malattia celiaca sembrano svolgere un ruolo attivo nella colonizzazione batterica intestinale . D’altra parte, la disbiosi può provocare la risposta anormale al glutine (o ad altri fattori ambientali che promuovono la malattia) in individui geneticamente predisposti .
Vale la pena considerare che ci sono studi in atto circa la possibilità che nuovi probiotici e prebiotici possano essere utili nel trattamento e persino nella prevenzione della malattia celiaca.

-7: Neoplasie gastrointestinali.

Molte specie microbiche partecipano direttamente o indirettamente alla genesi di molte neoplasie maligne ( cancro colon retto- gastrico e esofageo); secondo stime conservative, almeno il 15% di tutti i casi di tumore è attribuibile agli agenti infettivi. Non si sa molto sul contributo del microbiota intestinale allo sviluppo di neoplasie digestive. I microrganismi enterici possono promuovere la cancerogenesi attraverso meccanismi diversi:
1) l’induzione di infiammazione;
2) Aumento della proliferazione cellulare;
3) alterazione nelle dinamiche della produzione delle cellule staminali;
4) Produzione di alcune sostanze come il butirrato, in grado di compromettere l’integrità del DNA , determinando quindi Mutazioni.

-8:Cancro colorettale

Il culmine di eventi multipli genetici e epigenetici contribuisce direttamente alla patogenesi del cancro del colon retto..Una sfida futura sarà identificare quali microrganismi sono effettivamente associati allo sviluppo dell’adenocarcinoma.
Studi in vitro e in vivo indicano che l’elevata assunzione di fibre può portare benefici alla salute intestinale e diminuire l’incidenza del cancro del colon-retto. Ciò è dovuto al fatto che le fibre vengono fermentate dai batteri del colon, successivamente formando amminoacidi a catena corta e fra questi il butirrato, che dopo essere stato catturato dagli enterociti, viene utilizzato come fonte locale di energia . Il butirrato sembra essere in grado di indurre l’apoptosi e inibire la proliferazione delle cellule del colon neoplastiche.

Come abbiamo potuto constatare, quindi, i batteri intestinali sono degli amici, che contribuiscono al nostro benessere, ci preservano da infezioni, tumori , aumento di peso..
Di sicuro saranno necessari nuovi studi per capire al meglio quali altre implicazione ha la flora batterica con la nostra salute..intanto possiamo far tesoro di quanto sopra detto e curare al meglio la nostra dieta ed il nostro stile di vita per evitare alterazioni del microbiota ( disbiosi), che comprometterebbero inevitabilmente la nostra salute!

Dott.ssa Stefania De Chiara

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
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( http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S0004-28032017005007103&lng=en&nrm=iso&tlng=en)
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